“La Feroce”: così gli operai della Fiat all’inizio del XX secolo chiamavano la loro fabbrica, mi raccontò il gallerista torinese Giancarlo Salzano ispirandomi la realizzazione dell’opera.
Il tema dell’“era delle macchine” viene fatto esplodere da rappresentazioni di nuovi e svariati soggetti contemporanei, immaginando un potenziale “affresco tecnologico” la cui componente strutturale suggerisce architetture spaziali: quando fu esposta a Montréal alcuni visitatori pensarono si trattasse di un satellite artificiale!
Nelle immagini due installazioni a Milano: la mostra a Palazzo Citterio e alla Residenza San Damiano. In alto in centro, un lavoro preparatorio (collezione privata).