Olotratto di

Ezra Pound

Disegno per l'olotratto di Ezra Pound

Particolare del disegno progettuale

Olotratto di Ezra Pound

1990
Struttura stratigrafica in plexiglas
cm. 80 x 62 x 12
Museo Nazionale di Matera

L’immagine del volto è visibile “in ritardo” (anche se, come negli altri olotratti, non acquisisce mai una stabilità rassicurante) e leggibile in ogni suo particolare.

“Dapprima un disegno, dal tratto delicatamente puntinato, sintesi di varie immagini di Pound; poi un elaborato molto più impegnativo e in sé definitivo; ora il viso di Pound è ottenuto dalla combinazione di frammenti di lettere dell’alfabeto cinese, strappati dalla significazione ideografica per convergere, una volta disintegrati, a una funzione descrittiva. Evidente l’allusione all’interesse di Pound per il cinese e alle fantasie sui suoi ideogrammi […] Avalle ha sempre amato raccontare delle storie o scavare delle figure (ricordo il recente ritratto di Montale). Ora la storia sembra abbandonata, ma non lo è: perché la storia è del farsi e del continuo muoversi (grazie ai nostri movimenti) di questo splendido ritratto, cangiante come la personalità di Pound, controllatamente immaginifico come la sua poesia”. (da Cesare Segre, Cristalli viventi, in catalogo mostra Residenza San Damiano, Milano 1990)