Entrando nel pozzo / Il pozzo era scuro / Entrando nel pozzo / Il pozzo era eclissi di verità / Entrando nel pozzo / Il pozzo era terra che si svuota / Entrando nel pozzo / Il pozzo era luce di ghiaccio / Entrando nel pozzo /Il pozzo era stato violato / Entrando nel pozzo / Il pozzo era pieno di veleno / Entrando nel pozzo / Il pozzo era una fossa comune.

Nel mio racconto questa filastrocca accompagna l’uomo riccio, con il suo amico porcospino, sul limitare del pozzo che lo porterà nel “Palazzo dell’oltremondo”. Qui incontrano una donna: sul suo corpo vedono tante crepe biancheggianti da cui filtrano piccoli racconti luminosi: è, per me, Anna Politkvoskaja.